Un groviglio di emozioni è stato quello che ho provato al termine di questo evento: quella di aver ricordato degnamente un fatto importante nella vita dello Scienziato quale fu l’acquisto, nel 1919, della nave che poi varò col nome di Elettra e che divenne il suo laboratorio sul mare, quella di aver celebrato il Socio Onorario Perpetuo della “Famèja Bulgneisa” per volontà dei bolognesi fin dal 1930, quella di aver ricordato alla città di Bologna un genio delle scienze della comunicazione riconosciuto tale in tutto il mondo, quello di aver riportato alla Famèja Bulgnèisa, dopo trent’anni di assenza, la figlia Elettra e il nipote Guglielmo, quella della gioia che ho letto sul viso della Principessa nel trovarsi circondata da tanti amici bolognesi festosi e affettuosi. Questo, infatti, l’ha commossa maggiormente.
Non c’è altro da aggiungere, perché le numerose fotografie scattate e il video registrato parlano da sé.